Da uno studio compiuto da ricercatori del Dipartimento di geologia e scienze ambientali della State University of New York-Fredonia, poi rilanciato da Orb Media, una Ong di giornalismo investigativo di Washington, è emerso che oltre 250 bottiglie d'acqua di 11 marche rivelano contaminazioni di plastiche che includono il polipropilene, il nailon e il  tereftalato di polietilene (Pet). Ci sono, tra le aziende coinvolte, cinque multinazionali. Le bottiglie analizzate sono state acquistate in Usa, Cina, Brasile, India, Indonesia, Messico, Libano, Kenya e Thailandia. La plastica è, dunque, diventata un materiale così pervasivo nella nostra società, che invade l’acqua, elemento indispensabile e inalienabile per la vita biologica.
Attualmente, diversi scienziati sono al lavoro per comprendere le potenziali implicazioni. Bisogna considerare che mancano un regolamento sulle microplastiche e metodi standardizzati per testarle.